sabato 25 febbraio 2012

L'apprendista barbona.

Voi lo conoscete l'apprendista librario? Il blog intendo. Beh ha scritto un libro, autoprodotto, e ora lo vende a tipo 3 euri. Che se ci pensate è una miseria povero ciccio. Una miseria per quasi tutti noi ma non per una povera ragazzetta espatriata da meno di 3 settimane in olanda con qualcosa come 5 euro nella postepay e la coscienza di non avere la più pallida idea di come si ricarica all'estero. La disperazione si stava impossessando di me quando sul sito leggo "Scopri come averlo gratis". Cartelloni stile Las Vegas appaiono nella mia mente "GRATIS DIN DIN DIN GRAAAATIS DIN DIN DIN". "Che devo fare? Tieni, questa è mia madre, sa cucinare eh!"
"Scrivere un post sul blog"
"Ah, vabbè comunque te la cedo comunque, è un po' nervosa perchè sono via però fa una parmigiana di melanzane che, amico...."
"Metti la copertina e il link alla pagina per comprarlo"
"Aaah del tipo, io ce l'ho gratis ma tu che mi leggi vai a comprarlo. RAZZA DI SFIGATO!".
Quindi sono qui, perchè sono una barbona senza dindini e perchè io davvero lo volevo leggere! Che poi se non lo conoscete ora conoscetelo.
Scemate a parte, sono anni che seguo questo blog e l'ho fin da subito trovato brillante e fresco (dio, mi sento una di quelle sciroccate che recensiscono libri scrausi su riviste per donnette). Fa spisciare. Va meglio così?
Se volete comprarlo a 2.99 euri (2.99! Vallà è anche lui uno di quelli che cerca di gabbarci con i 9 cent!) andate qua: L'apprendista Libraio.

Se invece volete ricaricarmi la postepay mandatemi un messaggio in privato, no maniaci e sciacquette, che vi do i dati.
Grazie per l'attenzione. Sosteniamo un giovane blogger e una giovane barbona che cerca di risparmiare 3 euri. Dank U veel!

Baci ma anche no
Mia "l'olandese" Samsa

lunedì 20 febbraio 2012

Microcervello in pappa

Ogni volta che scrivevo un post succedeva qualcosa e così mi dicevo "domani lo scrivo aggiornato" e poi.... però ormai domani saranno due settimane che sono qua in Olanda e mi sono  fatta un'idea.
Com'è 'sta Olanda? Qua sono strani. Cioè devi pagare 50 cent. ogni volta che usi i bagni pubblici. Se siete come me che quando bevete la birra viaaaa di toilette rassegnatevi a spendere un capitale in servizi.
Nei bagni dei treni puoi mangiarci sopra. E sono aggratis. Mica come trenitalia che una volta uscito sei fortunato se non ti sei beccato almeno 8 malattie veneree. Poi qua i wc sono strani, non vi spiego perchè, sappiate che sono strani.
Le biciclette hanno il potere su tutto e tutti, loro non devono fermarsi un solo secondo tranne per i bus. Per il resto sono liberi di investire i pedoni e far fare incidenti alle macchine. E poi le macchine! Se ti vedono per strada si fermano e ti fanno attraversare! Anche se sono in curva e te vorresti farli passare. I semafori durano qualcosa come venti secondi e non diventi vecchio prima di passare.
Alle 6 in italia si sente odore di soffritto, qua alle 4 odore di zuppa e di spezie. Si mangia alle 6 e dopo quest'ora tutto è chiuso qua. Alle 9 di sera per me è già tardi e mi dico "alle 10 a dormire!" che in italia alle 10 finivo di mangiare.
In Almere ci sono un sacco di negozi, è una sorta di centro commerciale a cielo aperto. C'è il Mc Donald, Burger King e pure KFC. E Febo, che è una catena che hanno qua di cibo veloce. Non ci sono i bar come in Italia. Dove ti fermi a bere un caffettino veloce. Il caffè qui è rigorosamente lungo e fatto del 85% di acqua sporca.
Qui si mangiucchia all'una e solo la sera si fa un pranzo come si deve. Da quanto ho capito mangiano zuppa e roba così qua ma non so dirvi molto perchè la famiglia dove sto è per metà sudamericana e per metà del Suriname (di cui ignoravo l'esistenza fino a due settimane fa).
Il tempo è sminchio. Il mattino magari c'è il sole e il pomeriggio grandina. Fa freddo ma non tantissimo più di Milano solo che qui hanno il vento che ti fa venire quelle adorabili piaghe sulle nocche. Mi tocca cospargermi di crema idratante tutti i giorni. Dopo mi viene voglia di buttarmi in padella e provare a friggermi.
La au-pair prima di me mi ha messo in contatto con un ragazzo italiano che fa l'EVS qui e così ho conosciuto dei ciofani che mi hanno invitato a cena. Il ragazzo italiano mi ha anche fatto vedere Amsterdam, e non sono stata in un coffeeshop!!, e la sera siamo stati in un locale a bere con altri ragazzi. Mentre ero lì pensavo "Poccchamiseria che figata. Sono qui che parlo con ragazzi proveniente da tutto il mondo mentre bevo birra e mi diverto! Wohooo". Per la maggiore sono spagnoli e i ragazzi ho deciso si chiameranno tutti Juan come il primo che ho conosciuto. Io con i nomi non ci so proprio fare.
Ora sono in fase occhi a cuoricino ma appena mi adatterò ricomincerò a scrivere con frequenza. Poi c'ho sto mini piccì che mi sta proprio sul culo e mi fa passare la voglia di scrivere. Ecco. Ora vado alla ricerca di mascarpone e savojardi che domani è il compleanno della pupettas e volevo farle il tiramisù. La famiglia è fighissima e molto openmind. Stranamente apprezzano il cibo che cucino, questo vuol dire che se mi impegno so cucinare. Oppure mangianto talmente da schifo che la mia sbobba sembra buonissima. Non l'ho ancora capito.
I ragazzi che ho conosciuto sono divertenti e amichevoli. Il posto è carino. Sono stata fortunata, suppongo.
Questa settimana sarei dovuta andare al carnevale di Mastricht ma mi è venuta la febbre, ovviamente. Spero di rifarmi settimana prossima che fanno una festa in una città qua vicino. Stay tuned!!!
Ah, se scrivo a cazzo e in modo non comprensibile è perchè mi ritrovo a sentire/parlare 4 lingue diverse e c'ho il microcervello in pappa. Perdonoh!

Baci ma anche no
Mia, l'olandese, Samsa

martedì 7 febbraio 2012

Di me ti parleran i meravigliosi Tulipan

 Domani a quest'ora starò sonnecchiando in una casetta olandese. Non ho molto da dire in realtà ma ci tenevo a fare un ultimo post dall'Italia.
Domani sarà la giornata delle prime volte.
Prenderò l'aereo da sola per la prima volta. Andrò all'estero da sola per la prima volta. Sarà fuori di casa da sola per la prima volta. Che direte "Sei in una famiglia" ma non è la stessa cosa. Dovrò occuparmi delle pupe e dei piccoli lavori di casa, avrò delle responsabilità. Roba che io a casa mia manco faccio il letto.
Non sono mai stata lontano dai miei cari prima di oggi. Sono spaventa. Ogni tanto mi viene da piangere. Quando ho realizzato che davvero sarei andata in Olanda mi sono messa a piangere dalla felicità. Non mi era mai successo prima.
È stata dura in questi anni e lo sarà ancora per i miei che rimarrano qui. Nonostante spesso li odi non posso che ringraziarli. Anche se i mezzi economici sono davvero pochi mi hanno accontentata. Per un po' di tempo non dovrò pensare a nulla se non a me e alle cose che ho da fare. Niente ansia nè frustrazioni.
Ho salutato tutti, chi dal vivo e chi virtualmente, e sono pronta. Cioè devo ancora finire la fottuta valigia però pisssicologicamente sono pronta. Forse. Ecco. Eh.
Continuerò a scrivere sia qui che su twitter. Non vi libererete di me manco per un cazzo.
Vado a saltellare con un paio di zoccoli in un campo di tulli-tulli-tullipaaaan.


mercoledì 1 febbraio 2012

On bed of nails she makes me wait

Lasciare qualcuno non è semplice. Comporta delle responsabilità e pure del coraggio. Se lo fai non puoi avere debolezze. Non si può indugiare quando ferisci una persona. È come la differenza fra strappare un cerotto lentamente o in un colpo solo.
A volte c'è chi decide di strappare ma lascia un brandello del cerotto. C'è chi strappa via tutto e poi cerca di riattacarlo come era prima, ma la colla spesso non è più forte come prima. C'è chi da un primo strappo e poi lentamente va avanti e ogni tanto riappiccica qualche pezzetto in una sorta di tela di Penolope infinita fatta di disfacimenti e rifacimenti in attesa di convincersi del da farsi.
È quasi impossibile lasciare senza ferire e quando lo fai devi essere certo di non voler tornare indietro. Se lo fai non dovresti permetterti di tornare sui tuoi passi. Che non vuol dire tornare insieme ma anche semplicemente facendo sapere per vie traverse o diretta che il pensierò c'è. Che ti manca o che ti sei reso conto che ti piace ancora.
Chi, con leggerezza, continua a sfregare sale sulle ferite non merita che pensieri negativi. Non c'è da comprenderli o da capirli, nonostante io li capisca e li comprenda per davvero. Giocare incoscientemente con qualcosa che sai sarà pericoloso fingendo di ignorare il rischio è infantile. Come i bambini che giocano sui muretti, sanno benissimo che si possono far male ma fanno finta di nulla. Come chi beve e guida. Chi tira lo schiaffo e poi si sorprende di non ricevere una carezza in cambio.

"Perdonami".
Stocazzo.

Baci ma anche no