sabato 31 dicembre 2011

"Mia what have you done ai capelli?"


Questo 2011 è stato una anno di caccaculo. Forse il peggiore. Non ho buoni propositi da elencare perchè sinceramente mi basta solo che non sia peggio di questo appena passato. Indi:
-Niente robe brutte
-Niente uomini idioti
-Niente lavori da meno di 400 euro al mese

Che alla fine io non ho il diritto di lamentarmi perchè quelli che se la sono passati male quest'anno sono stati i miei capelli. Sarà che io ogni volta che mi sento triste voglio cambiare... quest'anno però ho proprio esagerato!


Frangetta da Dodicenne e color mogano ottenuto mischiano Hennè a cazzo. Notare la faccia vispa mentre ballo e poi mi chiedete perchè non rimorchio!

La ricrescita incalza. Più che vergognarmi della faccia avrei dovuto vergogarmi dei capelli!



Via quello scempio. Nera come le occhiaie che mi ritrovo dopo una giornata di lavoro e pensieri contorti. 


Il nero scompare e torno (dopo tipo 10 anni xD) al castano. Quella sera mi chiamavo Carmelo ed ero un trans con gli zigomazzi e i labbroni. 



Colpo di genio. Mi trasformo in una puttana bionda! Ma solo per due settimane. Queste sono bastate per farmi immedesimare così tanto nel non-cervello delle bionde che ancora oggi porto le cicatrici di babbazzaggine.




Divento magenta. Con cui ero decisamente una gran phega. Mi mancate tanto taaaaanto.

La ricrescita scura sul magenta era infestante e così decido di decolorarla ottenendo un bellissimo (mancoperuncazzo) rosa salmone con cui sono rimasta qualche giorno. Poi mi hanno legata e costretta a ritingermi.

Rifaccio il Magenta che viene molto più scuro e molto più bello del primo. Sfortunatamente nella decolorazione ho dimenticato un pezzo dietro la testa rimasto nero così sono andata in giro per un mese con il cappello.


Stufa del cappello torno al nero e vaffanculo a Geppetto. 

Ho una tinta blu da finire, decoloro e tento. Viene uno verde-blu-fango rigorosamente a chiazze. Giro per casa gridando "Non mi guardareeeee" a chiunque mi si pari davanti. I miei genitori invece di consolari riidono a crepapelle ogni volta che mi vedono. Che brutte persone.
 
      Corro dal parrucchiere a sistemare il chiazzato obbrobrio. Divento castana chiara che è da quanto ricordo quello più simile al mio colore naturale.

Con i cambi di questo anno sono a posto per i prossimi 5 anni minimo! Ora lasciamoli tranquilli e che per loro almeno sia un sereno 2012! Anche perchè se provo ancora a fare una cosa del genere divento pelata e temo di non essere graziosa senza capelli.

Spero per tutti voi in un figherrimo 2012! Senza troppi eventi caccaculo. Fate i bravi e le brave. Voglio ringraziarvi tutti per avermi letto e supportata in questo anno, mi avete davvero aiutato ad affrontare più serenamente tutto. Chi con una battuta, chi raccontandomi la sua storia e chi semplicemente con un saluto.  Grazie al blog ho sempre trovato un motivo per sorridere! Ed ora la smetto perchè sto per vomitare arcobaleni da quanto sono banale e retorica. Vi limono appossianatamente tutti... ah spè ho dimenticato di dire "Chittesencula" ogno volta che parlo di chi mi legge.... Quindi mandatemi un chittesencula per questo 2012.

Baci ma anche no










C'erano troppe foto da phega.
Dovevo bilanciare la cosa!

giovedì 29 dicembre 2011

L'origine du Chewbecca

Stasera ero irrequieta. Avevo un dubbio che mi corrodeva l'anima.
"Sentite, ma i vostri peli pubici sono ricci?"

Io ho il complesso della patata Chewbecca.
Facevo pallavolo e vedevo sempre le mie compagne farsi la doccia. Loro arrivavano belle con la patata al vento e io guardavo loro e poi guardavo me e dicevo "Che cazzo hai che non va SamsaPatata?". Perchè le loro erano bei cespugli rigogliosi, batuffolosi e pieni. Insomma erano belle anche se selvatiche.
Io e la SamsaPatata tornavamo a casa sconsolate. Non importava quanto provassi ad inselvatichirla, lei se ne stava lì con la sua chioma liscia.
Cominciai ad avere le prime esperienze ammorrrose e mi vergognavo un sacco perchè la mia che l'accorciassi o la lasciassi crescere sembrava sempre spennacchiata. La ceretta mi avrebbe fatto sentire nuda per molto tempo così decisi che, in certe occasioni, munita di lame affilate avrei tirato via tutto.
Però ogni volta la povera SamsaPatata rischia di scartavetrare il povero malcapitato e comunque tutto quel nudo non le fa apprezzare appieno l'ammmorrrre.
La piccola e spennacchiata SamsaPatata è depressa. Perchè non è come tutte le altre? Perchè a lei non è stato donato quella naturale vaporosità del pelo? Persino la sua ex migliore amica, che odia con tutto il cuore, deve ammettere che ha una AddalisaPatata come dio comanda.
Se avesse posato per Courbet a quest'ora nessuno lo conoscerebbe.
SamsaPatata arricciati, infoltisciti, fatti le treccine piuttosto ma fai qualcosa! Sii una degna origine del mondo!

Baci ma anche no

mercoledì 28 dicembre 2011

Take these cards yourrselves and flip them

Pensavo di non trovarmi carina perchè grassa e a me le persone grasse non piacciono. Pesavo 90 kg ma non mi facevo grandi problemi. Era una cosa fra me e me, questo non mi dava problemi nel rapportarmi con gli altri.
Poi sono dimagrita di quasi 20 kg ma nulla è cambiato. A rigor di logica più dimagrisco più dovrei trovarmi carina ma io non penso di essere più bella. Anzi la percezione di me stessa è sempre peggiore.
In realtà non vedo neanche questo grande cambiamento a dispetto di quello che tutti dicono. Qualcosa però visivamente deve essere cambiato. Me ne sono resa conto quando ho visto che i vestiti della Mary mi andavano bene e non stra-stretti come prima.
Così ho capito che essere grassa non c'entra nulla. È un problema, grosso, di autostima.
Prima mi facevo meno problemi, accettavo le critiche. Ho sopportato per anni gente che mi diceva che sarei stata davvero figa magra. E non sapete quanto è umiliante sentiserselo dire, quanto non ti faccia mai sentire completamente apprezzata e nemmeno minimamente carina.
Io non sono una persona che ama crogiolarsi nella propria frustrazione e così ho cercato una motivazione a tutto ciò. Cosa è cambiato in questi ultimi anni?
Forse la maturità sessuale ha influito, ho dovuto mostrare il mio corpo e questo mi ha fatto sentire a disagio e inadatta.
Forse è perchè nessuno mi ha mai fatto sentire bella. Non posso negarlo, anche volendo è impossibile non dare peso a quello che dicono gli altri. Nessun ragazzo con cui ho avuto a che fare è mai riuscito a farmi sentire carina. E neppure i mei genitori o la mia migliore amica.
Se mi guardo allo specchio mi trovo caruccia ma dura circa due secondi per poi partire con la solita solfa.
Mi sento a disagio e piango un sacco se ci penso ma non piango mica perchè non sono carina ma perchè sono scema. Mi incazzo con me stessa perchè mi sento stupida.
Il problema non sustisterebbe se questo non andasse ad influire sul mio rapportarmi con gli altri e sulla considerazione che ho di me stessa. Mi sento pessima, uno schifo. Cazzo, sono seghe che non mi facevo manco a 16 anni!
Mi trovo a combattere ora contro qualcosa nato anni fa ma da cui sono scappata fino ad oggi e sinceramente non so se sono pronta.

Baci ma anche no
Mia Samsa

domenica 25 dicembre 2011

Do They Know It's Christmas?

Questo natale mi è stranamente piaciuto. Mi sono strafogata e ho riso.
Oggi ho giocato a tombola e ho anche vinto 30 euro. Meno male ho avuto fortuna 'che la posta iniziale era di 24 euro e io mica li avevo 24 euro da buttare via anzi io non li avevo proprio 24 euro ._.
Sapete come si dice, sfortunati in amore fortunati al gioco. Considerando che a prescindere da tutto io perdo sempre vuol dire che questo dicembre la sfiga in amore è alle stelle. Chissenefotte sperpererò questi denari in cosmetici. Ecco.

Comunque è assurdo come un infante riesca a monopolizzare una tavolta. Ieri sera cugginetta di 1 anno e mezzo si è messa a capotavola e ci ordinava di applaudire. È andata avanti per 10 minuti e noi scemi ad andarle dietro.
Oggi invece era cugginetta di 8 mesi che con la sua bava ci teneva incollati. Cristo, sbavava in modo assurdo. Ad un certo punto il padre l'ha spostata velocemente a pancia in su e si è tipo visto il filo di bava. Poteva quasi essere figa come cosa.

E comunque la sorella della fidanzata di mio cugggino (tipo la moglie del macellaio del fratello del nipote del salumiere) mi ha preso in simpatia.
Cugggino invece continuava a dirmi "Mia, puoi parlare. Non si paga eh." che dire una cosa del genere ad uno che non sta parlando è istigazione al silenzio.


Come direbbe Lennon
"A very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear"


Baci ma anche no
Mia Samsa

giovedì 22 dicembre 2011

Keep On Fappin' In The Free World

Uno dei principali tabù ancora persistenti riguarda noi donne e la masturbazione.
Se quasi tutte le fanno perchè quasi nessuna lo ammette? Retaggio della vecchia cultura bigotta, sicuramente, ma molte ragazze nonostante la loro apertura mentale (e coscia-le) non lo fanno.
Il punto è che tutte negano e quindi tu pensi di essere l'unica e ti vergogni. Il senso di colpa che si viene a formare nell'adolescenza può incidere addirittura sulla successiva vita sessuale!
La masturbazione maschile è socialmente accettata ed è considerata normale, perchè quella femminile no? Colpa nostra!
Dobbiamo, care donne, liberarci da questa enorme vergogna. Come ci si può vergognare di qualcosa di perfettamente normale? Bisogna dirlo. Ammetterlo. Certo non è semplice e non vi sto mica chiedendo di uscire dalla vostra stanza e gridare
"MADRE, PADRE! IO MI MASTURBO!".
Una volta detto non vi fermerete più. Da quando ho cominciato ad ammetterlo mi sono ritrovata in situazioni in cui ho fatto riferimento alla cosa senza neanche farci caso e solo dopo ho realizzato.

Mi piacerebbe che tutte le donzelle che passano da questo post lasciassero la loro confessione (si possono lasciare anche commenti anonimi!) perchè non è roba da zozze o da perverse ma un normale bisogno. Il piacere non è una vergogna.

Sono una felice mastrubatrice della mia patata since 2000. E tu?

Baci ma anche no
Mia Samsa

domenica 18 dicembre 2011

Pochi e pure pessimi.

A volte sento mie coetanee dire "Sono fidanzata da *numero che varia da 1 a 5* anni" e mi chiedo:
Che cosa ho sbagliato io nella mia vita dove la frequentazione monogama più lunga è stata di un mese?
La Mary ha sempre la scusa pronta del "Conosciamo pochi ragazzi" che è buona come scusa ma non regge.
La mia compagna di liceo è stata 5 anni con un ragazzo ipergeloso, comincia a lavorare e conosce un tizio, lascia il ragazzo ipergeloso e ora sta da un anno con questo. DUE SU DUE. Questo si chiama culo sfacciato, altrochè.
L'altra sera Mary ripete la cosa e così io ho pensato bene di farle la lista degli ultimi 10 ragazi etero e single conosciuti ed è venuto fuori:

  1. Ragazzo con gusti affini ai mie ma che si è rivelato un maniaco.
  2. Un pallone gonfiato.
  3. Tizio carino ma egocentrico. Sostiene di essere etero ma non ci crede nessuno.
  4. Salernitano Jam Jàà che passa le giornate a sbomballarsi il cervello.
  5. Pugliese capra che passa le giornate a sbomballarsi il cervello.
  6. Aspirante yo-yo bella brò che passa il tempo a sbomballarsi il cervello.
  7. Uno sfigato scassapalle che si lamenta in continuazione. Peloso.
  8. Un biondino bello e carino che come secondo nome ha "Poligamia".
  9. Giovane simpatico e affabile che esordisce con "Oh, sono stato in coma etilico"
  10. Un 30enne attempato che non capisce che non ho intenzione di frequentarlo perchè noioso.



Quindi oggettivamente sono io una brutta persona o conosco solo deficienti?

Baci ma anche no

Mia Samsa

sabato 17 dicembre 2011

It’s just something that we do

Uno che ti abbraccia ti vuole bene, uno che ti manda affanculo ti vuole male. Se siamo nati dalla stessa madre saremo definiti fratelli, se lavoriamo nello stesso posto siamo colleghi.
Ci spostiamo con un mezzo che tutti chiamiamo auto e il posto dove andiamo con gli amici a bere la birra si chiama pub.
Se diciamo computer la gente si immaginerà uno schermo con una tastiera e un case. Se diciamo scarpe intenderemo quelle robe che si mettono ai piedi.

Se dici a qualcuno che gli hai regalato un computer e poi ti presenti con un paio di scarpe quello rimarrà deluso perchè si era illuso. E di chi è la colpa dell'illusione? Di chi dice computer ma intende scarpe o di chi sente computer e pensa ad un fottuto computer? E tu sai che sono delle scarpe ma l'altro cerca di convincerti che è un computer facendoti sentire anche un po' scema tanto che alla fine tu pensi "Boh, ma che magari sarà davvero un computer..."

Chiamate le cose con il loro nome e nessuno rimarrà deluso.
Date un senso alla vostre azioni e riflettete prima di compierne.
Comportatevi coerentemente e fate in modo che i vostri modi rispecchino i vostri pensieri.

È facile avere dei rapporti umani senza rompimenti di coglioni. Se c'è un problema è perchè uno dei due deve far pace con il cervello.

Baci ma anche no
Mia Samsa

giovedì 15 dicembre 2011

Ooooh Dagli all'untore!

Sono allergica ai ragazzi e no, non è un'affermazione da zitella acidona.
Facendo un breve viaggio all'indietro con la memoria mi sono resa conto che quasi tutte le volte in cui sono uscita con un ragazzo mi sono ammalata.
Io mi ammalo molto facilmente, ho un sistema immunitario anarchico e rivoltoso. Immagino dunque che lo scambio di saliva con altre persone sia un invito a nozze per i virus dell'amato di turno.
Per esempio lo scorso inverno sono uscita con Biscotto per 3 mesi e ho fatto 4 influenze. Roba pesante, una settimana a letto con mal di gola e febbre a 40. E se non mi è venuta la febbre è arrivato il ciclo, perchè non ci facciamo mai mancare nulla.

Il podio però va al Pollaccio.
"Non dire nulla quando arrivo. Sono orribile" "Perchè?" "Ho delle chiazze rosse in faccia"
Arrivo all'appuntamento:
"ahaahahahaah cazzo hai la lebbra?" "-.-"

No, Stronzo. Mononucleosi e ritieniti fortunato a non averla presa.

Baci ma anche no
Mia Samsa

martedì 13 dicembre 2011

La Poulain che ammicca al popolo

Spiegare perchè non mi sia piaciuto "Il favoloso mondo di Amèlie" è difficile perchè fondamentalmente è un bel film. La trama è ben intrecciata, i personaggi ben caratterizzati, i colori sono adatti a ricreare quella sorta di mondo lisergico in cui vive Amèlie.
Buona regia e buona sceneggiatura, cosa non va allora?
Il favoloso mondo di Amèlie si erge a film cult e se ci è riuscito è perchè vi si ritrova all'interno un messaggio ed è proprio questo a non andarmi a genio. Contiene molta retorica, per carità, ben mascherata e ben inserita ma strappando tutti gli ornamenti e lasciando il messaggio nudo e crudo non c'è nulla di nuovo. Non vi sono riflessioni particolari sul mondo o sulla vita, tutto già visto, tutto già pensato e trascritto in altri film e libri.
In primis "Rendi felici gli altri ma anche te stessa", seguono "Guarda gli occhi con quelli di un bambino", "Essere diversi è bello" e "Trova il piacere nelle piccole cose".
Una critica al mondo moderno che ha perso certi valori e Amèlie viene eretta ad eroina della vita "pienamente vissuta".
Amèlie è perfettamente disegnata. Disegnata perchè non reale. Amèlie non vive fuori dagli schemi ma fuori dalla vita vera. Amèlie non sbatte mai la faccia contro la realtà. Diciamolo pure che è decisamente un po' svitata.
Se il messaggio è quello che io ho inteso l'unico modo per arrivarci è quello di essere come Amèlie e cosa fa di diverso lei? Si estranea dalla realtà, costruisce una sorta di micromondo dove tutte è ovattato. Il concetto può anche essere bello ma noi che guardiamo il film viviamo in un mondo vero e se volessimo riuscirci dovremmo perdere la testa.
Non amo, inoltre, il concetto di felicità a tutti i costi perpretato da Amèlie, ma comunque in linea con il messaggio del film, che porta ad ingannare o ingannarsi pur di ottenerla.
La felicità che porta Amèlie non è reale ma frutto di inganni. Seppur innocenti e a fin di bene. Amèlie, che poi incarna chiunque di noi, ha davvero il diritto di scegliere per noi? C'è davvero qualcuno che può decidere per noi la verità e la bugia?
Non è forse da stupidi essere felici solo perchè non si vedono le cose? Cosa c'è di bello in questo?

Amèlie non è un brutto film ma semplicemente un banalissimo ma bellissimo film che ammicca alla gente. Utilizza i più banali concetti e li rivisita introducendo un personaggio degno di nota e che fa presa sul pubblico.
Amèlie è ciò che socialmente inseguiamo, quello che vorremmo essere ma non siamo. Lei è diversa e fa esattamente ciò che il luogo comune ci dice dovremmo fare per essere felici ma che noi non riusciamo a fare per ritmi frenetici e i troppi stimoli che abbiamo.

Per me non è un film straordinario. I film straordinari devono farmi riflettere e farmi vedere il mondo sotto una luce nuova, devono mettere in discussione i miei valori o in estremo farmi sentire totalmente immedesimata.
Amèlie è una commedia banalotta che ha il pregio di essere made in france e noi abituati alle commedie americane fatichiamo a distinguere la banalità perchè ben mescolata.
Il favoloso mondo di Amèlie non mi ha lasciato nulla e ne sono rimasta delusa essendo stato il mio primo approccio al cinema francese. Fortuna ne sono seguiti altri, in primis Martyrs, che hanno saputo coniugare la parte visiva a quella emotiva.
Ecco, per me un bel film deve saper unire le due cose e per me Amèlie non ci è riuscita. Forse è pienamente fruibile solo per chi è un po' digiuno di riflessioni sulla vita e la felicità.
Ripeto, è un bel film, ben fatto. Non condivido e trovo banale il messaggio.

In conclusione devo dire una cosa: Cristo, è inutile che vi fate quella cazzo di frangettina spastica, non siete e non sarete mai Amèlie Poulain.

Baci ma anche no
Mia Samsa

sabato 10 dicembre 2011

Decodificami sta ciolla.

Facciamo un gioco? Una specie di concorso. Voi dovrete decodificare un mio messaggio cifrato e in cambio io vi darò un premio. Il premio non so ancora cosa sia, però vi spedisco qualcosa fatto con le mie manine. Lo volete un porta penne fatto con dei floppy? Se l'avete già o non lo volete vi mando della colla a caldo e del materiale di riciclo e ci fate quello che volete. Ecco.

Passiamo alla parte pratica. Il messaggio è questo:


35526141542424113411351143626155512561322152355521155461451125245552615261132555113145524525613221252443546122252424524444115461646141112143435424435461345224245226611554156141254555516461241152611311313111551135256122526111152454222252615511612452456261135214142545546132215235552115546155512561241161414525151325456261355261344511445261131161315245355446615435434525611311155461111543251513542661415443452511614511142535524514116121156124254445254354366121156144455424245461242544452543542661116122112511612425444525431161412545636124541554614321434311614345112443116125611554156114544435115461221124555111524525612115614411545554615235352544455461256124412515241125455243546155541561322152355554245261131161225235111555541511555426614125152452612561451141251524523661555424526141544345251161131145141146611425131152225461211561415416366161221161555111522254615552452225156125611554156122115226616115541561245415546122521161244352435261111515522254455243526152155551256124256151546141251524524354611311614154432545355461252424254525615551256164615215555445526141254444115461242561551161412515245243252661245415546141254525151525222515432561111524541313112431524343526113116122256124432524245261256141251524546113116115541561521425452561152524242115614352352515435461156461414525441154266152612441455441542411435461132535614525445235543661555424526113541445251161315245254661555125614154116124256124435211613525444425151354611421543561131145256155512561515211611411154354613221111513113661555245546154615552455236611311222211615551256131544343214311242411225461452544523554614445521311452524431161451155251425452546



Il messaggio è stato scritto usando un cifrario piuttosto noto. Sono compresi gli spazi, le lettere accentate e la punteggiatura.
Non c'è limite di tempo e non vale usare programmi appositi. Non sono però così cattiva da farvi fare tutto a mano quindi se siete capaci di scrivervi dei programmini o conoscete programmi di uso comune (exel o word per esempio) che possono aiutarvi, usateli.
Mi interessa che ci si diverta (minchia che divertimentoooo) e non vedere quanti ing. inf. o piccoli smanettoni mi seguano e decretare quindi il più bravo fra loro.
Se conoscete la risposta lasciatela nei commenti, interverrò solo nel caso qualcuno indovini.
Buon divertimento (minchiaaaaaa che divertimentoooo)!

Update: Non chiedetemi indizi o aiuti. Non posso rispondere, se vorrò darvi una mano la scriverò qui. Posso dire, per ora, che il messaggio è decodificabile da chiunque (lasciate perdere dunque roba come il cifrario di Vernam).

Update2: Ho usato un cifario a sostituzione e i numeri vanno a coppia.
Baci ma anche no
Mia Samsa

lunedì 5 dicembre 2011

Perchè?

Quando cominciai a scrivere questo blog ero molto amica di Jimmy.
Ci siamo conosciuti su un forum e subito è scattata la simpatia. Ci sentivamo tutti i giorni, parlavamo di qualsiasi cosa, ci confidavamo e sfogavamo a vicenda.
Un giorno da Bologna venne a Milano e ci incontrammo. Ricordo ancora la prima volta che lo vidi, sulle scale della Rinascente, io scendevo e lui saliva, i nostri sguardi si incontrarono e io lo indicai gridando "TUUUUU". Fu "ammmore" e lui tornò altre volte a Milano per incontrarmi.
Andai a trovarlo a Bologna per qualche giorno in occasione del suo spettacolo teatrale. Conobbi tutta la sua famiglia. Il padre che continuava a scusarsi perchè c'era poco cibo anche se la tavola era piena, la mamma che quando andai via mi regalò un paio di orecchini tanto carini che quasi mi misi a piangere quando me li diede. E poi le due nonne che mi prepararono i tortellini a mano e che per far spazio a me dormivano insieme. Ricordo i giri in macchina con Jimmy sui colli bolognesi, le bancarelle sulla montagnola, la cena al cinese e la bruschetta kilometrica in un ristorante in cima ai colli. Dormivamo insieme nel lettone e io mi divertivo a toccarlo con i piedi gelati.
Poi lui decise di trasferirsi a Milano e noi lo ospitammo per una settimana così che potesse trovare casa senza spendere troppo. Il mattino andava in cerca di casa e il pomeriggio e la sera stavamo insieme. Madre gli preparava un sacco di cose buone. Una volta mangiò 5 cotolette e dopo mi disse "Non ne ho presa un'altra per non fare la figura dell'obeso". Dormiva nel letto a castello sopra di me e prima di addormentarci chiacchieravamo al buio. Ridevamo un sacco e i miei genitori lo trattavano come un figlio. Giocava con Sorella e un giorno ci siamo fatti anche un trasferello. Lui una caramella e io un sole sopra l'ombelico e dopo orgogliosi siamo scesi a mostrarli a Madre.
Dopo qualche settimana si trasferì a Milano e ogni tanto ci si vedeva.
Poi non so come e non so perchè ci sentivamo sempre meno fino ad arrivare a non sentirci più.
Ogni tanto avrei voglia di sentirlo, di rivederlo, di riabbracciarlo ma è passato così tanto tempo che mi sentirei in imbarazzo anche solo a salutarlo.
Se penso a come eravamo uniti mi viene il magone. Forse è perchè siamo cambiati, la vita ci ha travolti. Forse era un'amicizia lampo. Un fuoco di paglia.
Mi dispiace e mi sento in colpa anche se non dovrei.
Proprio per questo senso di impotenza che sento nei confronti della fine dell'amicizia con Jimmy vorrei che questo non capitasse più ma i buoni propositi non servono da soli e qualcuno si allontana, diventa un estraneo e ripensandoci non puoi fare altro che chiderti "Chissà perchè..."

Baci ma anche no
Mia Samsa

giovedì 1 dicembre 2011

69 a S. Valentino

Sono a dieta.
Arrivata alle sembianze di un botolo parlante con gli occhiali e il lunghi e folti capelli ho deciso di darmi una regolata.
Necessiterei di un uomo per compensare la mancanza di cibo e non mi dilungherò nel fare battute sull'avere "qualcosa da mettere in bocca" perchè, come risaputo, sono una ragazza fine.
In ogni caso tutte le volte che sono a dieta Madre si presenta con la sua tecnica psicologica da quattro soldi che lei, e solo lei, pensa possa farmi gustare di più il cibo.
Per esempio se tu stai mangiando dei fottuti fagiolini in scatola lei ti guarderà e dirà
"Sono buoni eh?" ammiccando. Al che tu non puoi che risponderle prendendola per il culo cominciano a mugugnare con finto entusiasmo "Mmmh sììì che buoni! Mammamiaaaa i fagiolini sconditi che bontàààà".
Oppure se ne viene fuori dicendo "Eh, come desidererei mangiarli anche io" e tu pensi "Ma mangiateli che tanto mi fanno schifo!"
Oltre il suo fingere che il mio cibo light sia buonissimo finge anche che il suo grassisimo e sbavvosissimo cibo sia orrido.
Ieri stava mangiando la scarola con la salsiccia napoletana. Si era fatta un paninetto e io con la bava alla bocca, le lacrime agli occhi e una posa da zombie in cerca di cervello le ho detto "Uuuh è buono vero????" e lei poggiando il panino fa una faccia schifattisma "Eh vabbè, buono... non mi piace tanto". Ah, non ti piace??? E perchè te ne sei scofanata mezzo chilo, razza di scrofa da giardino!?!?!?

Per una dieta efficace ci vuole solo una cosa: la convinzione. Al liceo mangiavo come un cinghiale da combattimento ma quando decisi di seguire una dieta sana ci riuscii perchè il mio scopo era più alto di un hamburger con bacon, formaggio, grasso, unto e voncio di piastra che quando lo metti in bocca da quanto è buono vedi Dio, Buddha e Allah che si fanno una partita a briscola volendose bbene.

Le donne sono piuttosto reticenti nel dire il loro peso maaaa io "non sono come le altre" (e poi chi mi legge non mi conosce gnègnèpappaperopapppapààànananananananananabatmaaan) e non mi faccio problemi nel dire il mio peso. E non mento quando lo dico.
Che poi non le capisco quelle che mentono sul peso e la taglia, tipo Valeria Marini che continua a sostenere di indossare la 42. Forse gioca sul fatto di non dire a che sistema di misura si riferisce.
Comunque. Il mio attuale peso è 75kg per 1metro+cazzo+battiscopa (volendo usare il sistema metrico decimale è 1.60).
Al che mi pongo come obiettivo i 69 entro il 14 febbraio. Non vi pare fighissimo scegliere il numero 69 e la festa degli innamorati? Se la risposta e no non scomodatevi a farmelo sapere.

Baci ma anche no
Mia Samsa

mercoledì 23 novembre 2011

Interludio - Amore che vieni, amore che vai

Non si è mai abbastanza preparati alla sofferenza perchè questa è sempre diversa. Diventare forti non significa non soffrire ma solo reagire meglio e il dolore che stiamo vivendo, per noi, è sempre il più grande. In caso contrario la maggior parte di noi non avrebbe il diritto di reputare pessima la propria esistenza.


C'è chi ritrova l'amore dopo aver sofferto ed essere stato mollato.

C'è chi ha smesso di cercare l'amore perchè non vuole più aggrapparsi a false speranze.

C'è chi aveva l'amore ma lo rifiutava e quando l'ha voluto davvero l'ha perso.





Baci ma anche no
Mia Samsa

lunedì 21 novembre 2011

Camomilla +

C'è gente che dovrebbe farsi una bella camomilla. Per riciclare una battuta "Dio c'è, ma non sei tu!" e quindi caro RILASSATI e ficcati in bocca una confezione di Ritalin. O di Tavor. Dipende da cosa tiene tua madre nella borsetta.

Non ne posso più di saputelli del cazzo che dopo aver imparato un paio di termini tecnici vanno in giro a dispensar sapere come fossero dei geni.
Smanettare con il piccì non fa di te un informatico come saper usare un paio di programmini di grafica non fa di me una professionista.
Google sappiamo usarlo tutti e non mi dici nulla di nuovo se copi e incolli quello che trovi. Quindi, senti a me, spegni quel fottuto computer e fatti una vita. Parla e rapportati con persone vere, non avatar pixellati.

E fatevi una camomilla pure voi egocentrici di sto cacchio. Nessuno parla di te, nessuno ti calcola, nessuno ti pensa. Anzi chi ti pensa lo fa solo per odiarti. Fatti due conti. Rilassati, non sei nessuno. Preferirei stare in aereo 12 ore schiacciata fra un obeso grave con problemi di flautulenza e un moccioso urlante con il pannolino talmente puzzolente che l'esercito potrebbe usarlo come sostitutivo del napalm, piuttosto che passare un paio di ore con te.

Pure voi, sì, voi ragazze con la patata orizzontale placcata di zaffiri e diamanti. Tranquille, nessuno vi sta guardando perchè siete delle fottute racchie senza speranza. Fatevi una camomilla e, per carità, che sia senza zucchero che non voglio beccarvi poi attaccate al bottiglione di guttalax.

Smettetela anche voi "accampatori di scuse", patetici praticanti del "vorrei ma non posso" e del "mi sento in colpa ma purtroppo..." cosa? Purtroppo sei nato? Questo è l'unico dispiacere. Take it easy, fatti una camomilla edulcorata con granelli di crack, che magari ne spari di più credibili.

Due paroline anche per gli uomini che vedono solo patate con una donna attorno: siete vomitevoli. Non atteggiatevi a latin lover che se avete conquistato tante donne in vita vostra è perchè applicate la filosifa del "sacchetto in testa". E poi lamentatevi delle pazze isteriche. Non siete belli ma solo degli sfigati. Prendetevi una camomilla e buttateci dentro anche mezza confezione di veleno per topi che male non fa. O forse sì ed è meglio così.

E benedetto Zio Tibia dovrei farmi una fottuta camomilla anche io.

Baci ma anche no
Mia Samsa

"Ti ricordi?" "No."

Vorrei essere una di quelle dolcissime persone che si ricorda tutte le fottutissime ed insignificanti date. Vorrei pronunciare la frase "Oh, che villano! Non si ricorda neanche la data del nostro primo bacio" ma non posso perchè neanche io ricordo certe cose. Già è tanto che mi ricordi il mese, figurarsi il giorno.
Temo che sia chiaro che nella coppia sono io quella che all'ultimo minuto si ricorda l'anniversario e corre a comprare un pietoso regalo al negozio sotto casa. Che poi manco l'ho mai festeggiato un anniversario quindi non so, però sono certa che sarà così.
Ricordo pochissimi compleanni:
- Il mio. E ci mancherebbe.
- Quello di Madre. Perchè è nata il 1 gennaio, troppo facile.
- Quello di Padre. Perchè è nato l'8 marzo. Quando vedo spuntare le mimose capisco che devo fargli gli auguri.
- Quello di Sorella. Perchè il 25 è natale, il 26 è S. Stefano e il giorno dopo il suo compleanno.
- Quello della Mary. Che è 3 giorni prima del mio.
- Quello di Angy. Il 9 gennaio. Che manco lo so perchè mi ricordo il suo, manco ci sentiamo più.

Basta. Non ricordo manco quello di Dino, credo di sapere il mese ma non di più. Anche sforzandomi non riesco a ricordali. Tipo quest'estate volevo fare gli auguri a Biscotto
"Ok, Mia. Quando cazzo è il suo compleanno? Allora sono sicura agosto perchè "Ooooh sei nato il mio stesso meseeee" però non è Vergine quindi non è la fine. Tipo a metà. Non sarà ferragosto. Forse il 18. No! Cazzo, quello è Jimmy. Non è che mo tutti i ragazzi di quella regione sono nati lo stesso giorno. Sarà il 19. O il 21. Boh. Vaffanculo me lo ricorderà Dino. "
Dino me lo ricordò troppo tardi e quindi niente auguri a Biscotto. Che poi dopo tutto 'sto casino dovrei ricordarmelo, no? No. Non ne ho la più fottuta idea.

In sintesi per farmi ricordare una data è necessario che questa sia vicino ad una festa comandata o al mio compleanno altrimenti assicuratevi almeno di avermi amica su facebook.

Baci ma anche no
Mia Samsa

lunedì 14 novembre 2011

Il seme della vergogna

Quando avevo una decina di anni decisi di voler fare un regalo ai miei per il loro anniversario. Presi quei poch soldini che avevo e decisi di andare al supermercato perchè era un lunedì, e quindi giorno di chiusura dei negozi, e solo lì avrei potuto trovare qualcosa.
Piccina piccina mi guardai attorno e la mia attenzione fu attirata da dei pelushe, di quelli che hanno una cerniera e dove all'interno ci sono i cioccolatini. Notai due pecorelle, una nera e una bianca. Pensai fossero perfette, uguali ma di diverso colore. Le presi, erano così morbidose e carine. Pagai e tornai a casa nascondendole per non farle vedere ai miei. Andai nella mia cameretta, presi un paio di foglietti e scrissi una letterina, una per ciascuno. Le scrissi prima in matita e poi le ricalcai con le penne. Usai addirittura quelle gel, colorate e profumate, che usavo con così tanta parsimonia. Le colorai e ritagliai in modo che sembrassero delle piccole pergamene, le arrotolai e le infilai nei collarini con le campanelle delle pecorelle. Ero davvero soddisfatta di quel regalino, avevo fatto tutto io da sola.
Quando tornò mio padre dal lavoro mentre lui le dava i fiori arrivai anche io con i miei regalini. Trottorellai verso di loro carica di allegria e orgoglio. Misi i pelushe sul tavolo e dissi che avevo scritto anche una letterina.
Ero già pronta a ricevere i ringraziamenti, degli abbracci e delle carezze.
"Dove li hai presi?"
"Li ho comprati io!"
"Ma gli agnellini sono per Pasqua, saranno stati lì da allora"
Aggrottai le sopracciglia. Era settembre.
"Ma sono carini..."
"Eh... ma poi perchè una è nera? Chi è la pecora nera?" la mia mamma rideva. Stava scherzando. Però la mia testolina da bambina non capiva quell'umorismo da adulti. Mia madre prese i pelushe e li spostò sul bancone.
Non avevano neanche letto le letterine.
Provai un'enorme vergogna. Che stupida che ero stata. Ero solo una stupida bambina. Non avevo soldi per fare dei regali belli ma pensavo bastasse il pensiero. Neanche pensavo non potessero piacegli.
Sentivo il mio cuore calpestato, il mio affetto gettato via. Quelle risate mi facevano così male. Il petto mi scoppiava e non capivo perchè, non mi ero mai sentita così. Non riuscivo a fare altro che piangere e vergognarmi.
Quei pelushe vennero svuotati dal cioccolato e messi in camera fra i miei giochi. Li odiavo così tanto che li tenevo sempre sulla scaletta nascosti. Ogni volta mi ricordavano quella sera e mi facevo sentire male.
Quando diventai grande vennero spostati in uno scatolone finchè un giorno rispuntarono fuori. Mia madre li prese per darli ai miei cuginetti "Visto che belli? Quella bianca a Clio e quella nera a Luca. Se vi piacciono la zia ve li regala"
Nonostante fossi grande mi sentii così male. I miei regali buttati per terra, tirati e lanciati. Era come se quei due bimbi stessero giocando con il mio cuore di bambina.

Baci ma anche no
Mia Samsa

martedì 8 novembre 2011

Settimana a punti 9 - Spinga signora. SPINGAAAA!

Settimana, settimane, robe avvenute a cazzo. Andiamo ciurmaaaa!


  • Il tizio all'uscita del Crazy Jungle ad Hallowen mi punta e fa "Io lo so da cosa sei vestita! Da... Simmenthal!"


  • Chi ha organizzato la serata è arrivato con 2 ore di ritardo.


  • Ed erano pure vestite da mezze mignottele. Porcatroia. Viodio.


  • "Secondo te ci devo stare?" "In caso di emergenza rompere il vetro" "Nel senso rompi il vetro, prendi i preservativi e scappa?"


  • Papà Dino mi autorizza. Posso darla contenta.


  • C'è un carabiniere amico dei miei che insinua che io la notte stia in macchina con Dino a fare cose sconce.


  • Direi che finchè non mi cresce il pene la cosa è da ritenersi falsa.


  • Ma poi si faccia i cazzacci suoi! Me lo dici davanti ai miei???


  • Per mancanza di fantasia (leggasi soldi) proverei a tornare al call center.


  • Ho l'ansia solo a pensarci.


  • La Mary e il Jesus sono tornati insieme. Lei continua a non dargliela. Contento lui.


  • Io intanto fingo di voler rimanere single.


  • Un anziano incontrato durante lo stage diceva "L'amour, l'amour, l'amour e la rosa l'è un bel fiooor"


  • Detto ciò palpava il culo.


  • I vecchi parlano solo di sesso, gente morta e malattie.


  • E ti offrono il caffè.


  • Dovrei cominciare la dieta. Mi bastano solo 10 kg e poi... niente. Mi mancheranno altri 7 kg per il peso forma.


  • Depresciaaaaaaaaa.


  • Che poi fisicamente non ho problemi di salute.


  • Non so quanto dimagrire aiuti la mia autostima. Dieci chili fa ero più felice.


  • Cazzo. Depresciaaaaaa.


  • Che settimana a punti inutile!


  • Già.


  • Dalla tenera età di 13 anni tutti i ragazzi hanno fatto battute sulla mia bocca.


  • Io mi incazzavo. Perchè avevo la fama senza la pratica.


  • Poi qualcuno venne incontro alla mia fobia dei peli. E pompino ammore fu.


  • In questi giorni mi viene voglia di scrivere post brevi.


  • Per compensare lo sproloquio di questi anni.


  • Vabbè dai. Finiamola qui.


  • Giuliano poi sta male è un titolo di merda.


  • Ciàààààààà.



Baci ma anche no
Mia Samsa

domenica 6 novembre 2011

Kicking squealing Gucci little piggy

Fortunatamente sono una paranoica non egocentrica e tendenzialmente pessimista.
In caso contrario ad oggi penserei di:

-Avere alle calcagna una lobby massonica che mi impedisce di conquistare il mondo.
-Essere stata adottata.
-Essere stata amata da almeno una decina di uomini.
-Di essere capace di innamorarmi ad ogni schiocco di dita.
-Somigliare sputata a Megan Fox.
-Avere un q.i. di molto superiore alla media ma non utilizzarlo.
 
E invece....

-Non riesco a conquistare neanche la privacy nella mia camera, essendo questa l'anticamera del bagno.
-Mia zia era l'infermiera nell'ospedale dove sono nata.
-Nessuno ha mai lontanamente pensato di amarmi. (per fortuna loro eh!)
-Avere avuto solo due cotte. Una l'anno della morte di Giovanni Paolo II e l'altra quest'anno. (Fossi in Ratzinger starei attento.)
-La consapevolezza di avere il "Cervello di Buttiglione e il fisico di Vanna Marchi"* o il contrario. Che tanto sempre schifo fa.


Baci ma anche no
Mia Samsa

 



*L'ho sentita oggi in una replica di Zelig, non so chi fosse il comico ma mi ha fatto troppo spisciare.

sabato 5 novembre 2011

Mother Mary comes to me, speaking words of wisdom.


-"Ho seriamente pensato di essermi innamorato di te... e tu sei innamorata di me?"
-"Sìcertoopooperòblablablablaioblablabla"



 






Secondo me era più credibile "Nel dubbio ti amo" che poi fa anche ridere.



Baci ma anche no
Mia Samsa

martedì 1 novembre 2011

Vestitevi a cipolla e ricordatevi il k-way.

Quando c'è il cambio di stagione la migliore soluzione per sfuggire al caldo o al freddo è vestirsi a cipolla. Che poi vuol dire vestirsi a strati. Togli la felpa e smetti di soffocare dal caldo. Metti la felpa e smetti di brinare.
Anche nei rapporti umani ci vestiamo a cipolla. Che non vuol dire andare dal proprio fidanzato conciati come un soffritto.
Tutti noi partiamo con il cappottone invernale e pian piano ci svestiamo. Ogni volta che il rapporto si evolve e si fa più profondo noi togliamo qualcosa. Con la nostra famiglia saremo nudi. Con gli amici in mutande. Con i conoscenti in felpa e jeans.
Io sono freddolosa e quindi d'inverno affretto il cambio e d'estate lo ritardo. Mi costa molto spogliarmi. Non è difficile vedermi parlare con qualcuno in mutande mentre io ho il piumino, la sciarpa e il cappello.
Nonostante questo capita anche a me di restare in mutande. E solitamente me ne rendo conto perchè frigno un sacco. Qualsiasi cosa riguardante quella persona mi fa frignare, anche il più piccolo problema. A volte è frustrante perchè basta davvero poco, come una piccola discussione, che i rubinetti partono. E non è mai bello cominciare a frignare nel bel mezzo del nulla, in situazioni che non richiedono il pianto. Per esempio se state litigando con qualcuno. Voi urlare, l'altro urla e all'improvviso tu cominci a frignare. L'altro percepirà un'anomalia. Così o si incazzerà ancora di più o smetterà di gridare e cercherà di tranquillizzarvi. Ed io a queste due soluzioni reagisco incazzandomi e questo mi porta a piangere ancora di più.
Solitamente siamo noi a decidere se spogliarci o meno. Magari inconsciamente ma lo decidiamo noi. A volte però ci troviamo di fronte a persone che brutalmente ci spogliano e rivestono a loro piacimento. Senza che ci sia data al possibilità di reagire. Provate ad immaginarvi in piena estate, caldo e umidità alle stelle. Arriva uno e vi infila felpa, cappotto e sciarpa. Schiattate dal caldo.
Oppure immaginate che arrivi uno in pieno inverno e vi lasci mezzi nudi in mezzo al freddo e alla neve. Schiattate di freddo.
Ora come ora, vorrei schiattare di freddo.


Baci ma anche no
Mia Samsa

venerdì 28 ottobre 2011

La verità è... che non so pronunciare Kwapis


(L'ho scritto settimane fa ma mi dispiaceva lasciarlo lì anche se in parte ho già parlato di questo film qualche post fa. E poi la parte finale è "tratto da una storia vera", non mia ma comunque interessante)


Ma voi l'avete visto "La verità è che non gli piaci abbastanza"? Ecco. Sì, se non l'avete fatto NON fatelo. Perchè è un film di caccapupù. Insomma Haallliuud aveva la sua grande occasione, fare un film con i controcoglioni, pieno di roba interessante, contenuti quasi veritieri atti a dimostrare che fin da piccini ci raccontano un sacco di fregnacce.
Invece no. Perchè? Perchè è un film di Halliuuud (che poi sarebbe Hollywood). E i film di Halliud devono avere un finale di caccapupù, perchè sennò ci saranno centinaia di ragazzette frignanti a causa del mancato lietofine. Perchè sè è una commedia devi farla finire a cazzo, deve strabordare miele così da far venire gli occhi a cuoricino alle bimbette e l'ictus fulminante a persone normali come me.
Il film parte bene, carino, divertente, non convenzionale. Sembra anche finire bene quando BAAAAM. Tutto affanculo. Un'ora e mezza di belle parole buttate nel cesso.
"Tu sei la regola non l'eccezione" ma brutto cretino di uno sceneggiatore l'hai ripetuto per tutto il dannato film e poi ti fotti nel finale?
Sì. Perchè quelli di halliuuud hanno ben pensato che forse pareva figo che la protagonista alla fine si rivelasse l'eccezione e non la regola.
E mi sta sul cazzo questa roba.
La mia reazione è stata:


"Directed by Ken Kwapis"


"Ken Kwapis. Io. Ti. Odio."
E non è un'esagerazione della narrazione. L'ho detto per davvero.
Perchè stava lanciando un messaggio giusto. Se uno ti vuole ti si piglia. Non fa giochetti. Non temporeggia. Non fa roba tipo "Accellero, freno, ora ci infilo un complimento, freno, mi piaci, freno, no spè, cazzo hai capito?, patatola, non sei il mio tipo, addio, vaffanculo, oh rimaniamo amici, io ci tengo, ah no la roba degli amici era una stronzata, boh, sì, fanculo, o forse no". NON LO FA. E se lo fa è un IDIOTA. Ha un deficit mentale e quindi correte via più veloce dei neutrini.
Quindi Ken Kwapis. IO. TI. ODIO.


Baci ma anche no
Mia Samsa

martedì 25 ottobre 2011

Sono un piccolo bocciuolo di pianta carnivora

Da adolescente volevo essere un maschio. Cioè non che mi sentissi un maschio ma semplicemente trovavo la vita dei ragazzi più semplice. Certo le mie passioni per robe di solito associate agli uomini non rendevano la strada per "sentirsi donna" più semplice. Vivevo la mia vita fra puttane, papponi, gente squartata e mostri dall'aspetto orrendo. Capite bene che il bocciuolo della femminilità avrebbe dovuto crescere in un terreno molto ostile.
Pantaloni larghissimi, sneakers della Etnies e felponi erano la mia divisa. Che bel bocconcinoooo mììì!
L'amico che mi presentò il Pollaccio gli disse di lasciarmi perdere, perchè a me quelle robe non interessano. Il punto è che non è che non mi interessano, io non sono proprio portata per quelle robe là.
Con i ragazzi sono tremendamente a disagio. Fanno eccezione solo gay, fidanzati delle amiche e i "piuttosto che dartela mi ci metto i punti con la splillatrice arrugginita".
Non sono una che ci prova, che mostra le tette e cose simili. Trovo davvero tristi e umilianti alcuni rituali di corteggiamento basati sullo stuzzicare l'erotismo. Rituali a cui ho partecipato attivamente e passivamente per poi pentirmene ogni volta. Forse ho una visione troppo intelletuale dei rapporti umani. Come anche del sesso e dell'erotismo stesso.
Non ho quella civetteria innata nelle donne. Non sono assolutamente e in nessun modo capace di dimostrare interesse. Sono talmente poco credibile che quando sul serio provo a fare qualcosa di carino l'altro credo che stia scherzando.
Solo in questi ultimi mesi ho provato a darmi una sistemata. Indosso addirittura dei vestitini. E ogni tanto metto i tacchi e cerco di fare delle pseudo-ammicature. Per ora ho rimorchiato solo una lesbica. Che non è proprio quello che mi aspettavo ma meglio di niente, no? No.


Baci ma anche no
Mia Samsa

venerdì 21 ottobre 2011

You give paranoia a bad name.

Essere paranoica da molto tempo ti concede notevoli agevolazioni. La paranoia è questione di anzianità. Da più tempo lo sei e meglio sai gestirla e sopratutto meglio sai far pensare ad altri che non lo sei affatto.
Il giovane paranoico imparerà con il tempo dei trucchetti per gestire la sua paranoicità e per nasconderla.
Come riuscire a gestirla?
Facciamo un esempio pratico. Tu paranoica sospetti che il tuo uomo ti tradisca. Potresti chiederglielo ma:
- Passeresti per paranoica
- Non riceverai una risposta sincera
Però per s-paranoiarti devi sapere. E come fare ad evitare i due suddetti punti?
Per scoprire la verità ci sono vari metodi. Fra i più usati:

1) "Perchè stiamo parlando di questo?"
2) "Maaaa non è che tu..."
3) "Il bivio"


Il metodo 1 si basa sul principio del "girarci attorno". Bisogna partire con una domanda innocente, casuale  e poi con l'uso di qualche parolina tattica, pause e lapsus sono perfette per questo, ed espressioni lo porti dove vuoi.  Pian piano senza che l'altro se ne accorga arriverà a parlare di quello che vorrete. Ad un certo punto il cervello dell'altra persona percepirà un vuoto fra le sinapsi, un gap. si sentirà smarrito (sopratutto se è una cosa che non voleva dire) e dirà la tipica frase "Perchè stiamo parlando di questo?" ecco. Qui capirete di esserci riusciti. Ora non vi resta che sfoderare la vostra faccina più tenera, spalancare gli occhioni e dire "Ma io ti ho solo chiesto a quanti gradi lavi i colorati! Tu poi hai divagato...".

Il metodo 2 è sicuramente meno efficace. Largamente usato dai meno scaltri e per questo più individuabile.  Il tutto sta nel mettere in bocca all'altro quello che si pensa e/o si vuole.
Prendete un paranoico innamorato di qualcuno che non sa se ricambia, potete mai chiederglielo in modo così trasparente? Assolutamente no!
"Maaaa non è che tu sei innamorato di me?".
Il paranoico in questo caso riesce ad avere un rendiconto favorevole sia in caso di risposta negativa che positiva. In caso la risposta sia egli potrà confessare il suo ammmore mentre nel caso sia no eviterà di esporsi. Non rischia di passare per paranoico perche nel normo-para scaturirà una sorta di senso di colpa "Magari ho dato l'idea sbagliata/ Mi sto comportando male".

Il 3 metodo gioca sulla psicologia ma ha un'alta soglia di fallibilità.
Questo metodo è impossibile da usare con un altro paranoico. Assicuratevi dunque di avere di fronte a voi un normo-para!
Il tutto sta nel porre una domanda ambigua. "Secondo te sei amato?". Questo quesito potrebbe voler dire "Secondo te io ti amo?" ma anche "C'è al mondo qualcuno che ti ama?". Ora in base alla risposta che si riceve potrete capire cosa è più importante per lui. Potrebbe focalizzarsi sul "Amato da chi?" e allora o vi ha scoperto o non capisce davvero cosa gli stiate dicendo. Potrebbe rispondere "Sì da ***" e allora bona. Non vi si caga di striscio. Infine potrebbe temporeggiare. "Non so, boh. In che senso?" e lì probabilmente vuol dire che la risposta è si ma essendo voi l'oggetto dell'amore non vuole dirlo.

Dicendovi questo è un po' come se vi rivelassi la mia ricetta segreta. Se non siete paranoici non potrete capire ma ricordatevi queste cose e cercate di aiutare il paranoico.
Evitate domande ambigue, egli riconoscera il metodo numero 3 e pensera che voi stiate cercando di  fregarlo con i suoi stessi giochetti.
Temporeggiate il meno possibile, siate sinceri e coccolate il più possibile il paranoico. La madre della paranoia è l'insicurezza. Insomma siamo dei cuccioli, mordiamo e ringhiamo solo se ci trattate in modo non consono.
E la cosa più importante. Mai e dico MAI rispondere "Boh". Se lo fate sarete segnati a vita nell'orgoglio e nell'anima del paranoico. Non c'è parola più irritante e ambigua di BOH.
Fate buon uso di queste confessioni e amateCi così come siamo!





Baci ma anche no
Mia "Una paranoica" Samsa

martedì 18 ottobre 2011

E se fossi figo?


A me piacciono i tag, cioè mi ricordano tipo i test che andavano di moda quando avevo 15 anni. Indi oggi faccio quello del se fossi!




  • Se fossi un animale: Un criceto. Piccolo, tondo e peloso. Ahah. Vorrei dirvi che scherzo su peloso.




(Ho chiesto a Luca di scegliere una foto di un criceto che gli ricordasse me. This is it.)




  • Se fossi un colore: Viola. Perchè mi mette allegria.




 




  • Se fossi una pianta: Un'erbaccia. Brutta e cagacazzo.




 




  • Se fossi un frutto: Un lime. Piccolo, tondo, aspro e sta bene con il rum. 




(Boh, questa usciva fra i risultati di google immagini se cerco lime)




  • Se fossi un dolce: Una crostatina. Dura ma a tratti morbida. (maccheccazzostodicendo?!?! T^T)




(Io mangio quelle al cioccolato. Sono buoneeeee anche se ogni tanto sanno di plastilina)




  • Se fossi il personaggio di un film: Quella panzuta di Juno.




 




  • Se fossi il personaggio di un fumetto: Risa di Lovely Complex 




 




  • Se fossi una bevanda: Un cosmopolitan. Fa gran scena ma poi è una mezza schifezza. (mevojobene) 




 




  • Se fossi un cibo: Un kebab. Buono ma devi fare i conti con l'alito cattivo. No, spè, non nel senso che c'ho la fiatella nè... o_o




 




  • Se fossi una musica: Metal. Pochi la capiscono davvero.




 
 




  • Se fossi una canzone: Turn off the light 



 




  sto cretino di video non vuole centrarsi. Odio.


 




  • Se fossi un evento atmosferico: Vento. Boh, Madre dice che faccio vento quando cammino...





  • Se fossi un pianeta: Macheccazzzonesoio? A simpatia Marte.




(Coff.Coff. Questo Marte mi fa moltaaaaa simpatia. Sì, ora si chiama simpatia)




  • Se fossi un indumento: Sciarpa. Se mi conoscete sapete.





  • Se fossi un libro: Candido di Voltaire. Nonsense con contenuto.



 





(Che bel boccconcinoooo) 




  • Se fossi un quadro: La ragazza col turbante di Jan Veermer






  • Se fossi un supereroe: Batmaaaaaan! Nanananananananananananana....





  • Se fossi un giorno della settimana: Lunedì. Anche se lo odi, prima o poi arriva.




Baci ma anche no
Mia Samsa

L'ha capito pure Dawson Leery!

Che poi io non li capisco 'sti registi di halliuud che devono far finire per forza bene i film. Dovete farmi venire ogni volta l'incazzatura? Perchè io mi ci incazzo seriamente. Del tipo che comincio a lanciare insulti al povero ed inconsapevole monitor.
Prendete "La verità è che non gli piaci abbastanza". Tu dal titolo pensi, figata! Guardi circa un'ora e mezza di film e ridici FIGATA!  Poi bam, partono i fottutissimi 10 minuti finali in cui va tutto a puttane.
No. La verità non è che non gli piaci abbastanza, la verità è che gli piaci ma dovevano pur mandare avanti 1 ora e mezza di stronzate smielate cosìcchè poteste correre dalla vostra amichetta del cuore per dire quanto è billixximo qst film e quanto è dolcixxxximixximo lui. Evaffanculo. Perchè le ragazzine citrulle che traducono i vaffanculo con il ti voglio bene non ci bastavano! Ora abbiamo pure quelle che convinte di essere l'eccezione e non la regola.
A sto punto meglio Amore 14, no? Cioè Moccia sarà pure un cretino incapace ma ha saputo fare un cazzo di finale decente. Non tutto va bene. Gli uomini sono stronzi, le donne sono stronze, le amiche non parliamone.
Sono cose che succedono tutti i giorni!
E che potete pure dire che uno va al cinema per vedere cose belle, per sognare e rincoglionirsi il cervello con cose che MAI, e dico MAI, possono accadere nella vita reale ma io rischio la mia sanità mentale, già ben che compromessa, ogni volta!
Voglio un film che finisce male. Voglio poter anche ridere durante il film, vedere robe spensierate e divertenti ma poi torniamo alla realtà. Per una volta ricordiamoci come vanno davvero le cose. Il lieto fine è peggio di un finale tragico. Ti mette ancora più tristezza. Perchè ti convince che sei tu ad essere lo sfigato, ti crea delle aspettative che verrano tradite. Il finale triste ti fa capire che non sei l'unico idiota che viene mollato. Che la vita è bella, divertente ma a volte non va come vorremmo. Che la gente muore per davvero e c'è chi non riesce a farsene una ragione esattamente come tutti noi.
E forse davvero Amore 14 ha un potenziale. Forse non racconterà la vera vita dei 14enni, forse sarà becero e stupido ma intanto ti riporta alla realtà.
Cioècioè io devo vedermi un film di Moccia per trovare un finale soddisfacente?!?!?!

Eccheccazzo e lo dicevano pure gli Articolo che la vita non è un film.


Baci ma anche no
Mia Samsa

venerdì 14 ottobre 2011

Settimana a punti 8- Questo post è nato senza peccato originale.

It's Friday, friday goraghedaaausvfvb friday! Parrrry en parryyy en YEEEE. Seriamente. Settimana a punti.


  • Domani devo essere pronta per le 7 meno un quarto.


  • Ahahahahaha. Io voto che non mi sveglio.


  • Dovrei smetterla di proporre le cose e poi pentirmene.


  • Venerdì scorso una lesbica mi ha rimorchiato.


  • No, bimba. I miei ancheggiamenti non erano per te.


  • Epoorcocazzo ma uno sminchio dotato di dispenser lo trovo?


  • La gente dovrebbe usare il deodorante.


  • Cioè se sei figo e puzzi mi fai passare la voglia.


  • Ho fatto un sogno erotico triste.


  • Il mio subconscio dovrebbe lasciarmi in pace almeno quando sogno cose zozze.


  • S. Donato di notte è un posto di merda.


  • Un maniaco ci ha salvato da due maniaci. Vi pare?


  • Ho conosciuto uno che si disegna le sopracciglia. E pure bene.


  • Questo sarà il mio look per halloween.


  • Io divento una bimbaminkia esagitata ogni volta che si avvicina halloween.


  • Posso parlare di zombie a manetta senza passare per una maniaca.


  • Bah, io andrei tutti i giorni in giro truccata da zombie. Voi no? No? Vabbè, sono gusti.


  • Sto mangiando come un porcello. Dovrei smetterla.


  • Ho finito i due pacchetti di patatine ikea. Tristezzaaaaaa.


  • Mi hanno detto che sono buone anche le Kettle. Però si trovano solo da Esselunga.


  • E io ovviamente non ho Esselunga vicino a casa.


  • Se mi inviate un pacchetto di Kettle io vi mando delle matite ciulate all'ikea *-*


  • Dovrei smetterla di prendere le matite da Ikea. Cominciano ad essere troppe.


  • Comunque, va. Bah. Ci perdo pure tempo?


  • Maaaa stamminchia. Manco per un cazzo.


  • Mi sta venendo il ciclo. Sono acidissima.


  • Lucaaaaa tivubbbì.


  • Così, perchè è beelllino. E cioè ecco. Beeeellino.


  • Io partorirò un alpaca.


  • Concludo con una domanda per voi.


  • Ma se fate la doccia prima di andare a dormire ve lo mettete il deodorante?




Baci ma anche no
Mia Samsa

giovedì 13 ottobre 2011

Segui la musica.

Ci sono canzoni che ci ricordano momenti, persone e sentimenti. Ci pensavo oggi. A volte non hanno neanche un significato preciso, quella canzone non rispecchia nulla del momento che hai vissuto. Volevo elencarne qualcuna. Così per ricordarmele e vedere se fra qualche anno mi faranno ancora lo stesso effetto.

Come Clean: Ogni volta piango. Mi viene in mente G., ricordo che la ascoltavo convulsivamente quel maggio, su quel pullman, fissando quella fermata così piena di gente ma così vuota per me. Sono i pianti nel mezzo della notte, la lattina di coca del ritorno a scuola, è il vuoto. Il guardare le sue foto e rileggere le sue lettere. Il voler tornare indietro. Troppe lacrime. Troppo dolore. Questa canzone è la lettera che ho rivisto slavata dalla pioggia, mesi dopo su quel marmo. Mi ricorda che gli ho promesso di andarla a trovare ancora ma non l'ho mai fatto.
When I'm Gone: Ricordo che uscì nel periodo in cui litigai con la Mary. Non sono mai riuscita ad ascoltarla. Mi mette angoscia.
Quante Vite Avrei Voluto: Questa mi ricorda la mia prima volta. Mi ricorda il profumo forte di lui, il cioccolato, io che vado a prenderlo alla fermata in motorino. E diciamolo... mi ricorda anche un sacco di male alla patata. La sera prima di andare a letto avevamo beccato Il Bivio e il mattino lui mi chiede di scaricargli Rollin' dei Limp Bizkit. Scarico, schiaccio play e parte questa. Insomma una trombata sotto la benedizione di Ruggeri.
Alright!!: Boh. Mi ricorda Biscotto. L'ascoltavo in quel periodo.
Hat Trick: Questa canzone è fatta di viaggi interminabili in pullman. Di vento in Crocetta e mocaccino in via Noto. Le ore passate sedute a Legislazione dei beni culturali e il caldo-umido di quei pomeriggi mentre fuori nevica. Insomma è stata la colonna sonora della mia breve esperienza universitaria.
Heavy Cross: Questa è la mia maturità, è il mio foulard a fiori il girono dell'esame, io che forzo Dino e Mary a vedere "Le 120 giornate di Sodoma" perchè mi serve per la tesina ma da sola ho paura mi traumatizzi. Mi ricorda la mia prof. di Inglese che corre gridando il mio nome e affannata mi chiede "Mia, ma stai mangiando?", pensava stessi prendendo una brutta strada. E poi è l'estate post-maturità. Dove anche io ero quasi abbronzata.
Paranoid: Questa è l'ultimo anno. Fatto di cose brutte. Molto brutte. Di cose che sembravano belle ma che sono diventate brutte. Di ricordi cancellati. Intorpidimento. Paura. Voglia di qualcosa di bello che non arriva.
In A Gadda Da Vida: Questa è Dino e tutto il bene che gli voglio. Anche se è una canzone fatta da fattoni, grezzi e fatta a cazzo.

Vorrei tenere aggiornata questa lista. Wiii sì. Lo farò. Aggiungerò qualcosa ogni volta che mi viene in mente.

domenica 9 ottobre 2011

Tanto lo sanno tutti che rimarrò zitella

Oggi ero all'inaugurazione della casa di una mia cugggina e guardo i presenti. La maggior parte cugggini più grandi di me, tutti con i proprio compagni e i figlioletti neonati.
Così ho pensato "Oh cazzo Mia! Toccherà anche a te."
Mi sono figurata fra una decina d'anni che cammino su e giù per una casa nuova, sorridendo e parlando con gli invitati, porgendo vassoietti di cibo preparato da me e vantandomi del nuovo frigo modello vintage. E poi avrò un compagno. Una persona che amerò, proverò amore per un uomo che conoscerò da meno di 10 anni e con lui penserò di vivere la mia restante esistenza.  Saprò fra 10 anni cosa vuol dire amare, quell'amore che non si limita ad infantili sentimenti, quell'amore fatto di futuro, l'invecchiare insieme ed avere dei pargoli.
Avrò dei pargoletti e vorrei tanto mi somigliassero, delle piccole Mia sgambettanti e con il pannolone. Chissà se allora avrò ancora la fissa di voler chiamare la pupetta Georgiana.
Terrò in braccio un fagiolo scodellato da me, sarò orgogliosa di lui, lo terrò in braccio e fiera porterò il passeggino. Mi preoccuperò e gli correrò dietro, lo sgriderò e gli farò le smorfiette. Gli asciugherò la bava , raccoglierò il rugurgito, gli pulirò il culetto e troverò bava, vomito e cacca adorabili.
Parlerò con le altre mamme di colichette e fottuti mal di denti che sti cazzi il pupo piange e non mi fa dormire.

Non so, pensandoci trovo tutto questo così strano ed irreale. Meno di 10 anni e probabilmente tutto questo accadrà. Ci pensate? Non sono tanto i bambini che, fra mooolto tempo, vorrei avere ma il fatto di trovare una persona con cui condividere la mia vita, una persona amata e di cui non posso fare a meno.
E il non avere mai amato non aiuta di certo nell'immaginarsi un futuro lungo con qualcuno. Ci pensate al povero idiota che mi piglierà?
Ora mi sto immaginando fra 10 anni che leggo insieme all'idiota  la frase "Ci pensate al povero idiota che mi piglierà?" e tipo sulla faccia di lui compare un cartello con scritto "POVERO IDIOTA".

Ecco. Ciao povero idiota che mi piglierai, ciao fagiolini scodellati da me, ciao fagiolina Giorgiana chee se ti fa cagare il tuo nome stasera a  letto senza cena, ciao casetta mia arredata a mio gusto che se ti fa cagare il  tuo arredo ricordati che l'hanno detto pure all'accademia che non ho senso estetico.

Ciao Mia 30enne, qualunque cosa tu stia facendo, chiunque tu abbia al tuo fianco, che avrai o meno chiamato tua figlia Georgiana, spero solo che tu sia felice.


Baci  ma anche no
Mia Samsa

venerdì 7 ottobre 2011

Bounce

Forse sono io che esagero. Comprendo e consolo tutti per l'insoddisfazione che provano.
Abbraccerei forte l'amico che sta male per un ragazzo che conosce da poco e gli dico che quello che prova è normale.
Annuisco all'amica che non ha voglia di lavorare nè di fare il corso che le hanno imposto.
Sorrido al ragazzo affianco a me che si lamenta della sua vita mentre guida la sua Audi nuova indossando un paio di Gucci.
Però poi quando ero io a star male per uno che neanche conoscevo, quando io mi lamentavo di dover fare qualcosa che mi era stato imposto e  quando sono io a dire che mi fa schifo la mia vita non ho pietà.
Perchè sono una scema, un'idiota, un'ingrata, un'ingenua, una stupida. Mi sento in colpa. E poi mi sento in colpa nel sentirmi in colpa e così mi alzo, scuoto la testa e mi dico che non dovrei pensare certe cose di me.
Vorrei essere una persona migliore, più simpatica, più intelligente, più carina, più matura. Mi sento una bimba con troppo trucco sul viso, le scarpe con i tacchi della mamma e un vestito 10 misure più grande. Cammino incerta, trascinandomi e stando attenta a non cadere. Ma io non sono adorabilmente goffa come una bimba che gioca a fare la mamma.
Una volta tolto il trucco, le scarpe e il vestito non sono una bellissima bimba. Sono un neonato zozzo e scalciante che non sa fare altro che frignare.

Povera
piccola
Mia.


Baci ma anche no
Mia Samsa

domenica 2 ottobre 2011

Lovely Complex

Per chi segue il mondo delle guru del makeup youtubbiano è già un fatto noto. Una delle nostre guru italiane più promettenti, e più giovane, alla veneranda età di 18 anni si è rifatta il naso.
Io sono favorevole alla chirurgia estetica ma temo che in alcuni casi chi deve operare se ne strafotte dell'etica pur di guadagnare. Ad un età così giovane e in presenza di un difetto minimo è eticamente corretto accontentare il cliente? Insomma, chi lavora in questo campo non dovrebbe avere un minimo di conoscenze psicologiche?
Io stessa a quell'età avevo il complesso del naso ed è chiaro a tutti guardando un paio di mie foto che non c'è nulla che non vada nel mio naso.
A volerci fare le pulci è un po' a patata e visto da destra risulta grandino e privo di una forma netta, oltre ad avere una narice leggermente più larga dell'altra. Insomma cazzate ma se avessi avuto soldi e disponibilità probabilmente ci avrei pensato seriamente.
Altro complesso svanito con gli anni, e i capelli, sono le orecchie. Secondo me troppo grandi e forse leggermente-poco-poco-poco a sventola.
Insomma avessi potuto operarmi a 18 anni avrei modificato già 2 cose. Vogliamo anche aggiungere quelle che modificherei ora?
In primis le puppe. Palesemente strabiche e divergenti. Le aggiusterei di corsa, tirandole un po' su e facendole smettere di guardare altrove se non di fronte a me. Che la gente bisogna guardarla in faccia guando si parla.
Altra cosa che odio sono i piedi. Non ho dita più lunghe, calli, cipolle, sedano e carote. Semplicemente sono brutti. E se per le tette ho avuto qualche sollevamente ti autostima, per i piedi proprio no. Hanno sempre confermato tutti. Ma che poi si guardassero i loro di piedi. Ecco.
Poi ci sono i denti. Il mio più grande complesso, l'unico di cui provo vergogna e faccio di tutto per nasconderlo.
Evito di sorridere scoprendoli e se a volte mi scappa subito chiudo la fottuta bocca o mi metto la mano davanti. Ecco. Sì, insomma i denti mi creano molti problemi considerando che è una delle prime cose si notano.
Facendo un complesso calcolo arriviamo a 5 interventi estetici all'età di 21 anni. Poi mettete che dimagrisco taaanto e avrò anche la pelle in avanzo. E quella non la togliamo? Togliamola! E siamo a 6.
Prima o poi invecchierò, no? E arriveranno altri complessi e via operiamoci.
Sono favorevole alla chirurgia se questi difetti ci impediscono di essere sereni ma credo ci debba essere una moderazione, specie se giovanissimi.
Con il tempi molti difetti non li notiamo più e anzi diventano pregi. Anche ora ho elencato 3 cose che rifarei ma fondamentelmente andrei a toccare solo i denti. Perchè mi creano problemi grossi e si notano.
Per il resto fottesega. Prima o poi me ne dimenticherò.



Baci ma anche no
Mia Samsa

venerdì 30 settembre 2011

Come dicevano i latini?

Quelle che spesso scrivo non le definirei propriamente bugie. Spesso rileggo ciò che scrivo e certe cose messe nero su bianco, si sa, hanno più potere così piuttosto che fluttuanti nel cervello.
Così a volte mi sono ritrovata a descrivere mutazioni e cambiamenti come se questi fossero già avvenuti ma che nella realtà erano semplicemente, ancora, un obbiettivo da raggiungere.
Quindi "Ho fatto" potrebbe essere anche un "Dovrei fare". Una sorta di auto-convincimento. Un ricordarmi di non procrastinare e muovermi, farlo in fretta. Senza ripensamenti perchè ormai è scritto lì e non posso far altro che far andare le cose così.
A volte minimizzo le cose. Altre volte le esagero. A volte semplicemente è N. a parlare e non io. Quella parte di me che è certamente più risoluta e più drastica. N. che ormai esiste solo sulla carta ma che nella mia vita non si fa più vedere.
Quella N. che ho tanto odiato e che ora rimpiango come non mai.
Se si vuole capire davvero cosa provo non bisogna affidarsi a questo posticino che mi sono ritagliata sul web. Non si può far affidamento su MiaPersonaFisica figurarsi su quella porzione di me che proietto qua. Un'ombra distorta e manipolata a mio piacere. Tagliuzzata e incollata, in preda alla vergogna di dire certe cose e in preda ai sentimenti.
A volte i blog diventano delle proiezioni complete. Fotocopie sputate a colori e scala 1:1.  A volte è il contrario.
Nella vita, come sul blog, sono una sentimentalmente-bugiarda. Mento un sacco. Dal "sto bene" scritto che è un "Starò bene" nei mie pensieri al "Non mi piace più" da leggersi come "Da ora non mi piacerà più".
Il punto è che dico anche un sacco di verità e distinguere il vero dalla bugia è facile e possibile solo per me.

giovedì 29 settembre 2011

Addio alle Marche

Gnappoli e gnappole me ne torno a casina miaaaa.
A quanto pare il progetto di zio procede molto a rilento e Madre non riesce più a stare qui.
"Non so, vuoi tornare a casa anche tu?" mi chiese Madre.
Non riuscì a finire la domanda che già correvo fuori dalla porta con la valigia in mano.
Me ne vado da qui con la certezza di non tornarci mai più. Nonostante abbia fatto una festa d'addio per un tempo durato meno che una vacanza.
In realtà tornerei solo se mi offrissero un posto in un determinato negozio. Ecco. Negozio dove sono entrata facendo la bulla "Io ho lavorato nella vostra filiale di Milano *** ***** che è il negozio storico italiano e quindi io so ffffiga." Al che ho conosciuto anche la direttrice.
Torno a casa con qualche chilo in più, una collana oscena regalatami da cugggginetta e tanto taaanto astio per le Marche.
E venerdì si festeggia il mio ritorno. Ovviamente.


Baci ma anche no
Mia Samsa

sabato 24 settembre 2011

Ma chi cazzo è Tony Colombo???

Ieri sera sono uscita con CuggginoMocassino. Cuggino è venuto a mangiare da noi e dopo cena mi sono vestita per uscire. Al che esco e Cuggino "Aaaah, come sei bellina, stai bene". No, cioè cazzo pensavi? Che fossi un roito senza speranza? Eh?Eh?Eh?
Madre mi ha costretto anche a mettere i tacchi che ho trovato comunque sprecati per la people presente quella sera.
Siamo andati in piazza e lì c'erano due suoi amici, uno che mi dicono abbia un bar, ma temo che abbiamo confuso bar con pompe funebri. E l'altro boh, aveva un sorriso carino ma ha smesso di essere scopabile una volta aperta bocca. Perchè io ho questa strana cosa che se uno è scemo non riesco mica a farci pensieri sconci.
Alla fine dopo essere stati ad annoiarci lì per un po' abbiamo abbandonato il tizio delle pompe funebri e siamo andati in uno locale sul lungomare. Cugggino ha offerto la vodka lemon e subito mi è stato simpatico.
Cioè in realtà non è antipatico. Non che alla fine lo conosca molto, si vede però che è l'opposto di me.
Quando siamo entrati in macchina "Aspè fammi togliere questo cd, Gigi D'Alessio non ti piace a te.... Tony Colombo?"
MA CHI CAZZO SAREBBE TONY COLOMBO? L'ho sentito nominare una volta dalla mia team leader che viene da Quarto Oggiaro. Uniamo Napoli e Quarto Oggiaro e capite che uno parte prevenuta?
Quindi ha messo un cd reggeton. Che vabbè a pelle mi pare meglio di Gigi D'alessio e Tony Colombo.
Qundi abbiamo preso la vodka lemon e ci siamo messi a chiacchierare e ogni tanto si faceva il giro del locale.
C'era il fotografo che cerca di umiliare la gente facendogli fare foto in posizioni imbarazzanti. Che poi i fotografi nei locali servono solo per far vedere che la gente si diverte. E che se ci dobbiamo mettere in posa siamo capaci tutti a fare quelli che si divertono.
Ad un certo punto sono passati due indie e mi sono un po' sentita a casa. Gli indie fanno troppo Milano.
Poi alle 2 sono tornata a casa! Che neanche nella peggiore delle serate ignoranza con Mary o Dino tornavo a casa alle 2.
Sono andata a nanna e sono stata terrorizzata nel mezzo della notte da  Madre che faceva un verso simile a quello di Jason, pensavo tirasse fuori un machete da un momento all'altro.
Poi come al solito si è messa a litigare con qualcuno nel sonno. In ma ncanza di padre come vittima ne trova una nel mondo onirico, probabilmente è sempre padre.
Stamattina ho subito l'interrogatorio ma mi veniva anche un po' tristezza a non aver nulla di divertente da raccontare.
Fra l'altro probabilmente la puntualità è una dote di famiglia, doveva passarmi a prendere alle 11, Cugggino intendo, ma è quasi l'una e non ho sue notizie. Probabilmente è ancora lì intendo a scegliere il paio di mocassini adatto alla giornata.


Baci ma anche no
Mia Samsa

mercoledì 21 settembre 2011

Alive - Dalle Marche con, per nulla, ammmore

Sono ancora viva... ma temo ancora per poco.
Appartamento minuscolo. I TerribiliGemellini sempre più terribili. Condivido la camera da letto con Madre che russa. E io odio la gente che russa. Poi non ho nessuno con cui sfogare la mia logorrea verbale. Madre mi tira giù dal letto alle 8 e mi costringe ad andare a dormire alle 10.30. Un ottenne ha più libertà di me. Inoltre la Mary non mi ha restituito il lettore mp3 prima di partire e quindi non posso neanche isolarmi a dovere, c'è sempre qualcuno che prova a rivolgermi la parola. Io sono una che ha bisogno dei propri spazi e di certo qui non ne ho. Almeno riesco a bere il caffè subito dopo mangiato senza rompimento di coglioni.
In questo momento sono fuori in giardino con sguardo d'astio dopo aver accompagnato i TerribiliGemellini al giardinetto a giocare.
"Oh, attenti al fango, se ci finite dentro torniamo immediatamente a casa" ecco. Brava Mia, così autoritaria! Poi cerco di fare un passo più in là per spostarmi e mi accorgo di essere immersa nel pantano con le allstar. Wohoo. Genio. Ho fatto la figura della polla.
I TerribiliGemellini sono composti da un maschietto e da una femminuccia, il pupo è tranquillo quasi sempre mentre la pupa è un demonio. Il demonio in persona. Ha fatto piangere Madre. Per davvero.
Oggi ho portato qualche curricula in giro e sono andata in un'agenzia. Bello il centro di Civitanova. Minchia oh. Una tristezza. Comincio a rivalutare Lodi. In realtà mi fa schifo Civitanova perchè non voglio stare qua, lo ben so però che schifo lo stesso gnègnè.
E mio zio è disperato perchè stasera gioca il Napoli e non può vederlo. Stigrancazzichisenefotte?
Qualcuno mi chiama ma sto facendo finta di niente. Muahahah.
Comunque... temo che l'unico momento della giornata che avrò completamente libero sarà quello della doccia. Ieri sono stata quasi tre quarti d'ora in santa pace. Non penso di aver mai avuto così ammore per la pulizia come in questi giorni.
Toh sta passando uno con la maglietta dell'inter... che coraggio.
Cuggino Mocassino ancora non si è fatto vedere e dire quasi meno male.
Ok, questo messaggio si autodistruggerà fra 10 secondi.
Non cercatemi, mi farò viva io.
Addiooooo.


Baci ma anche no
Mia Samsa

 



Non ho riletto quindi perdonate le eresie grammaticali, è una lotta contro il tempo prima che il nemico arrivi. Idem con patate e prosciutto per le tag. Peace!

domenica 18 settembre 2011

Mainstream

Che bello andare via portandosi dietro i ricordi di questi ultimi giorni.
Ieri "l'ultimo" aperitivo a Milano. Prima drink e cibo sui navigli e poi svacco in colonne. Millemila foto e altrettante risate. Fra una scalata intrapesa per salire sulla Land Rover di Luca, il venditore di rose che si mette in posa mentre faccio la foto a Mary e Manfredi, la sciura del bar che grida dièèètrooo (e conseguente album fotografico della serata intitolato "Mia... Torna presto in...dièèètroo"), la tizia davanti a Grom che si crede Ke$ha e il video dove chiedevo a tutti di salutarmi, rifatto venti volte perchè o non stavo registrando o stavo facendo la foto o tenevo la camera a testa in giù, la serata è passata e mi sono ritrovata ad abbracciare tutti promettendo di tornare per Natale.
Oggi invece ho rivisto Barbara. Dopo che era scomparsa e poi riapparsa e poi scomparsa ancora. Siamo andate a bere qualcosa, ci siamo aggiornate sulla nostra vita e sull'ammore. Perchè oh! Basta trombare in giro, bisogna trovare quello serio e tutti quelli che ci sono piaciuti meglio averli persi che tanto lo stesso non portavano da nessuna parte. Però dai, quello potevi tenertelo come scopamico, sì pure io volevo ma l'è mica colpa mia se lui non mi si filava più.
La Barbara non beve più, cioè non più di tre cocktail in una sera. E ora lavora con i marmocchi e a quanto pare non sniffa più. Sarà vero o no ma ogni volta che la rivedo, dopo mesi in cui sparisce, non sembra che il tempo sia passato.
"Eh uffa, ora che siamo riuscite a vederci tu te ne vai? Che palle".
E poi l'altro ieri la tipica serata con Mary, quelle in cui stiamo ore a parlare e dove ad un certo punto parto con il mio monolgo filosofico.
Mi ha detto che io le cose le prendo meglio e che lei quando ha saputo che partivo ha mollato le salamelle ed è dovuta andare a farsi un giro. E io mi sono sentita un po' in colpa, cioè per una volta che le fanno mangiare qualcosa di buono io rovino tutto. Le devo delle salamelle.
Così per farla sentire un po' meno scema le ho detto che non è che le prendo meglio, semplicemente non mi faccio vedere che le prendo male. E così siamo finiti a parlare di lei che corre da me piangendo. Come quando il suo ex storico la mollò.
E così io, da buona amica, cerco di farla apparire meno patetica dicendole:
"Ho un cuoricino anche io sai! Ti sconvolgerà saperlo ma quando Biscotto mi ha mollato mi è scesa addirittura una lacrimuccia.".
Non si sa come poi siamo passati a parlare di cunnilingus e che vabbè un po' la capisco perchè pure a me viene l'ansia all'idea che qualcuno sia con la faccia così vicina alla mia patata.
Che poi quando sarò via con chi potrò parlare di cose così? Chi???? T^T
Chi ascolterà i lamenti e sopporterà i mie deliri? Chi??? T^T
Qualcuno nelle Marche si prenderà a carico una debosciata come me? Vero? Vero? Vero? T^T
Parto comunque contenta e con un libro nuovo in valigia. N.P. di Banana Yoshimoto regalatomi dal fidanzato di Dino, il famoso "Re dei pompini" che contiene una delle dediche più epiche mai viste!




Domani ho il battesimo del fagiolo del cugggino peloso. DueCoglioni.


Baci ma anche no.
Mia Samsa